“Erasmus” è un termine legato ad un certo tipo di età anagrafica, ben lontana da quell’età che ha visto coinvolti in una cittadina del nord barese, decine di bambini e le loro docenti del plesso “Carrara Gioia”, storica Scuola dell’Infanzia che da anni cresce le generazioni dei futuri cittadini del mondo. Così nel III Circolo Didattico Statale “San Giovanni Bosco” di Bisceglie, a fine marzo ha preso corpo il meeting italiano del progetto Erasmus 2022, nell’ambito di “The LEGO S.T.E.M. Laboratory”, un percorso formativo che indaga la robotica educativa e le materie S.T.E.M. (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), e di cui è responsabile la docente di scuola primaria Antonella Valente.
È proprio Valente ad aprire l’evento di benvenuto realizzato insieme alle insegnanti della scuola “Carrara Gioia”, che hanno accolto con musica, canti e giochi, una delegazione di piccoli alunni giunti in Puglia accompagnati dai loro docenti, tutti provenienti da Paesi quali Lituania, Turchia, Bulgaria e Romania.
Un progetto che ha la sua importanza e che amplifica lo spirito di accoglienza e interscambio – specie in periodi come quello che stiamo attraversando -, come sottolinea la dirigente scolastica Maura Iannelli e come dichiara di seguito: “Questa manifestazione esprime il sentimento dell’accoglienza e lo ha fatto attraverso momenti molto emozionanti, dall’arrivo della delegazione dei bambini nella scuola primaria, fino ai giochi di questa mattina realizzati nella scuola dell’infanzia” – afferma la dirigente che, prosegue –
“Stiamo attraversando un periodo storico molto particolare, partendo dalle difficoltà della pandemia fino ad una guerra che è così tanto vicino a noi e che ci deve far riflettere, proprio sull’importanza della solidarietà e della condivisione fra i popoli. I nostri bambini hanno avuto modo di confrontarsi con alunni stranieri, si sono espressi in una lingua che non è la loro e hanno vissuto fisicamente quel senso di condivisione, che deve essere alla base di tutti i popoli. Questo è un esempio reale di come, anche attraverso il gioco, può prendere vita il grande progetto dell’interdisciplinarità. Per questo ringrazio personalmente le docenti che hanno realizzato una manifestazione bellissima che ha trasmesso agli alunni e a tutti i presenti, il vero senso di fratellanza”, conclude la dirigente Iannelli.
Un Gioco dell’Oca che stimola i processi interattivi dei bambini, sollecitando anche l’apprendimento attraverso le tappe del gioco, realizzate con i monumenti della cittadina biscegliese, costruiti dalle insegnanti di “Carrara Gioia” insieme ai loro bambini. Il progetto promuove la mobilità nell’apprendimento partendo dagli alunni più piccoli, stimolando in loro la capacità di osservazione, del pensiero computazionale, del problem solving, a cui si unisce la capacità di cooperare in modo corale.
Attraverso il gioco e l’utilizzo di strumenti ludici come le costruzioni Lego, i bambini sviluppano il loro apprendimento, dimostrando qualità creative e organizzative. Un progetto che ha riscosso successo e su cui il III Circolo “San Giovanni Bosco”, intende continuare ad investire impegno e risorse.
“Questo è un vero e proprio Erasmus tra scuole primarie e dell’infanzia. I nostri sono stati in Lituania e Bulgaria e ora i bambini di quei Paesi sono venuti in Puglia. È stato molto emozionante vedere la comunione, la convivialità tra i bambini, soprattutto in periodi come questi in cui assistiamo a immagini terribili. Non c’è consapevolezza della guerra per i bambini, ma forse è meglio così”, afferma Antonella Valente, responsabile del progetto per il III Circolo.
“I lavori per il progetto Erasmus dura da tempo e noi, come scuola dell’infanzia, abbiamo approcciato al tema partendo dal primo punto, il coding unplugged, un processo logico che porta il bambino a comprendere le prime informazioni di decodificazione dei percorsi informatici. Le nostre singole competenze sono state poste a servizio di un progetto formativo che noi abbiamo interpretato come un nuovo Gioco dell’Oca, inserendo in ogni casella la sua rappresentazione di monumenti cittadini, unendo così il percorso artistico a quello del coding”, sottolinea infine l’insegnante Vittoria Facchini.