Calcata, il piccolo borgo degli artisti vicino Roma

Calcata e il borgo ideale per una gita fuori porta nei pochi giorni di festa e ponti che si susseguono in questo periodo dell’anno! Soprattutto se abitate nei dintorni di Roma, o se siete in vacanza nella Capitale, non potete perdere assolutamente una piccola deviazione per andare a scoprire questo gioiellino del Lazio. Siete curiosi di scoprire un itinerario per qualche ora a Calcata? Eccoci pronti con il nostro solito percorso guidato su cosa tenere d’occhio…

Un itinerario perfetto per qualche ora a Calcata

 Non immaginate di dover sacrificare una giornata intera per visitare calcata: potete partire da Roma nella seconda parte della mattinata e nel giro di un’ora sarete giunti a destinazione. Passerete per la valle del Treja (e se non ci siete stati vedremo più avanti come consigliarvi per un pic nic in queste zone splendide) e arriverete al parcheggio del borgo vecchio. A questo punto, gambe in spalla, dovrete scendere qualche scalino e dopo circa 5 minuti di passeggiata (adatta anche ai pigrissimi) arriverete a scoprire questo piccolo borgo di artisti.

Dove mangiare a Calcata

Giunti nel borgo ad ora di pranzo dovreste scegliere dove mangiare: se sono giorni di festa vi converrà prenotare, altrimenti rischiate di dover fare una lunga fila in attesa che si liberi un tavolo. Prenotazione consigliata: Opera Calcata, ristorante piccolo e caratteristico, al centro del borgo, con una proposta di primi e secondi di grande qualità e non scontati! Se scegliete di mangiare fuori (cosa che io vi consiglio) vi terranno compagnia i gatti del borgo, quasi tutti gattini di casa, ma abituati ad essere coccolati dai turisti e dai commercianti del posto. Finito il pranzo, non prendete il caffè seduti a tavola, procedete di meno di 200 metri e sulla sinistra troverete le indicazioni per una sala da tè (che prepara anche caffè, rigorosamente con la moka) che espone circa 500 teiere e vi da la possibilità di mangiare su una terrazza deliziosa, da cui potrete vedere dall’alto il paesaggio naturale intorno Calcata, e la storda di ingresso nel borgo. A questo punto, se avete voglia di dolce ma non di torta, finite la vostra passeggiata lungo i vicoli del borgo, continuate a lasciarvi rapire dal fascino dei gatti (vanitosissimi) del posto, e tornare indietro. Prima di tornare alla vostra auto fermatevi alla piccola bottega di biscotti nascosta tra il teatro ed il negozio di confetture, entrare e (rispettando la richiesta della signora – splendida – che prepara e vende i biscotti) tenete a bada flash e fotocamere del telefono! Qui il tempo si può fermare tra assaggi e scelta del vostro dessert secco, e potrete assaporare dei gusti autentici, che saranno al palato, come un saluto ideale in questo bagno di autenticità che è il borgo vecchio di Calcata!

Perché Calcata è conosciuto come il borgo degli artisti

  Ma cosa si respira di così speciale a Calcata? E come mai questo posto è soprannominato anche Borgo degli Artisti?
Camminando tra questi vicoli vi sembrerà di sentire il respiro del posto, della solitudine che ha vissuto, del risarcimento nei tempi moderni, quando il borgo si è improvvisamente ripopolato! Come è accaduto tutto questo? Verso la metà degli anni ‘30, la rocca su cui poggia la parte vecchia del borgo è stata ritenuta poco stabile e, per questo motivo, gli abitanti sono stati costretti a lasciare le loro case per trasferirsi nella vicina Calcata nuova.
Questo borgo bellissimo è quindi diventato un borgo fantasma, e per almeno altri 30 anni, è rimasto così! La leggenda narra che in quegli anni siano state delle streghe a popolare i vicoli e le case di pietra del posto, e che di notte si possono ancora sentire cantare. Negli anni Sessanta, poi, improvvisamente alcune perizie hanno sconfessato la dichiarazione di instabilità della rupe e da quel momento il borgo ha iniziato ad attrarre molti artisti di strada: pittori, musicisti, scrittori. Fu così che da allora questo “paesello” ha iniziato ad essere famoso anche come “borgo degli artisti“. Ancora oggi artisti ed artigiani rendono vivo il posto, lasciando respirare un senso di resistenza e di melodia perpetua che vi farà compagnia e vi lascerà una sensazione di rinascita sulla pelle! Non ci credete? Provare per credere…

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