Bilinguismo: come preparare i nostri figli a viaggiare senza limiti

Per viaggiare e farlo in modo pratico, felice, senza limiti, di sicuro è necessario parlare, almeno, l’inglese in modo fluente e senza limiti. Se gli adulti di oggi, che hanno studiato tra gli anni ’80 e ’90 nelle scuole primarie e secondarie non hanno avuto la fortuna di poter contare su una scuola italiana preparata da questo punto di vista, un discorso diverso è, per fortuna, quello che possiamo fare oggi per i nostri figli. Per avere dei compagni di viaggio aggiornati e soprattutto per permettere loro di viaggiare senza limiti in età adulta, lo studio dell’inglese già nei primi anni di vita può essere un passo importante. Vi siete già organizzati da questo punto di vista?

Il metodo vincente di Hocus&Lotus, una scoperta super

Rispetto al metodo tradizionale di apprendimento delle lingue, Hocus&Lotus favorisce, nei bambini, anche la creatività e la fiducia in se stessi, creando una condizione ambientale favorevole, caratterizzata da un rapporto affettivo e di complicità che motivi il desiderio comunicativo. In questo modo l’apprendimento è più semplice, piacevole ed immediato, ed avviene in
modo similare ai processi di acquisizione del linguaggio. Il bambino, infatti, inizia a dialogare perché vuole essere compreso dalla persona con la quale ha instaurato un’interazione affettiva, e impara giocando all’interno di un gruppo in cui si sente al sicuro, grazie a una routine ripetuta e condivisa. Il successo di Hocus&Lotus è riconducibile anche e soprattutto ai personaggi ideati per
far immergere i bambini in un mondo di fantasia. I Dinocrocs (Hocus e Lotus) e i loro compagni di avventure sono infatti dei veri idoli per chiunque approcci al programma educativo. Sono una calamita utile per avvicinare le famiglie e uno strumento essenziale per insegnare. Tantissime storie divertenti, emozionanti, entusiasmanti, trasformate in una serie di cartoni animati co-prodotti con Rai Fiction, attraverso le quali avviene l’apprendimento di circa 1600 parole, molte di più rispetto a un tradizionale programma ministeriale.

I Dinocrocs, chi sono e perchè sono vincenti

 

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i Dinocrocs che insegnano le lingue ai bambini, è un modello psicolinguistico per l’insegnamento delle lingue ai bambini dagli 0 agli 11 anni. Venticinque anni di attività hanno reso Hocus&Lotus il punto di riferimento per famiglie, insegnanti e scuole che hanno l’obiettivo di crescere le nuove generazioni multilingui. Il programma educativo è il risultato dell’intuizione della Prof.ssa Traute Taeschner ordinario di Psicologia dello Sviluppo del Linguaggio e della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, e di un percorso trentennale di studi e sperimentazioni compiute nell’ambito di progetti scientifici italiani ed europei. Una ricerca lunga e approfondita che ha dimostrato la valenza del Format Narrativo basato sul teatro, sulle emozioni e sull’interazione.

Bilinguismo: Una Sfida vinta a favore delle nuove generazioni

Diversamente rispetto al passato, quando il bilinguismo, in occidente, era esercitato da certe caste, come il latino fra i dotti e il clero, il francese fra i diplomatici, l’italiano nelle arti, oggi il
bilinguismo: “lingua madre/inglese” è di uso generalizzato, imprescindibile nella scienza, nella tecnologia e negli affari. In Italia le difficoltà nell’apprendimento di una lingua non neolatina, ma anglosassone come l’inglese, con metodiche tipicamente scolastiche, ha avuto come risultato il non apprendimento di questa lingua da parte degli studenti e, negli anni ottanta/novanta del secolo scorso, ha portato ad una sorta di curiosa “rassegnazione nazionale” di impossibilità di apprendere le lingue da parte degli Italiani. Diversamente da quanto a volte non si creda, i vari governi italiani di quel periodo sono stati particolarmente sensibili alla problematica dell’insegnamento delle lingue (e al suo non apprendimento) abbassando gradualmente l’età d’inizio dell’insegnamento di tale lingua,
attualmente legato a tutta la scolarizzazione d’obbligo. Il pensiero di fondo era: “quanto prima meglio”. Da un’iniziale indifferenza verso l’apprendimento precoce della lingua inglese, in anni recenti i
genitori italiani sono diventati molto attenti nei confronti di questo apprendimento, con una richiesta sempre più importante di scuole che offrono la lingua già a livello di Scuola dell’Infanzia
e, recentemente, addirittura a livello di Nido, già a partire dal primo anno di vita. Dagli anni 70 in poi nell’allora Facoltà di Psicologia e nell’attuale Facoltà di Medicina e Psicologia della “Sapienza Università di Roma”, è stato continuativamente perseguito un importante filone di ricerca riguardante l’applicabilità delle conoscenze emerse nell’ambito della Psicolinguistica Evolutiva, vale a dire dei processi di acquisizione del linguaggio tout court, a delle metodiche miranti il miglioramento dell’insegnamento delle lingue ai bambini. Un filone di ricerca che ha goduto di finanziamenti nazionali ed europei arrivando al riconoscimento del suo valore con il primo premio ORO dell’Unione Europea in quanto ritenuto il miglior progetto scientifico applicativo nell’ambito dell’insegnamento delle lingue (The Adventures of Hocus and Lotus and The Dinocrocs grow up nel Longlife Learning Festival – Berlino:2007) Contemporaneamente vi è stata una notevole sensibilizzazione nei confronti delle Scuole dell’Infanzia (Ministero della Pubblica Istruzione: 1997 – 2000) e successivamente dei Nidi per l’utilizzo nelle scuole delle modalità glottodidattiche innovative sviluppate. Di questo passo si è arrivati ad un bilinguismo precoce richiesto dalle famiglie e promosso in parte dalle scuole dell’Infanzia pubbliche e in parte da quelle parificate o private. Oggi finalmente possiamo contare su un progresso che ha permetterà ai nostri ragazzi di apprendere le lingue senza dover vedere questo come un extra lavoro, ma come un giorno. Oggi 15 Giugno, si è concluso il convegno che ha festeggiato i 25 anni di Hocus&Lotus, e ci ha parlato di uno splendido futuro ancora su cui contare…

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